Eccoci qua a festeggiare anche la salvezza della prima squadra in seconda categoria, solo un folle a Settembre avrebbe pronosticato la salvezza della Caldora Calcio con una giornata di anticipo. Una squadra voluta fortemente dallo Sponsor, che poi si è dileguato, l'eredità di due anni di gestione sciagurata di uomini e capitali, da parte di uno staff che è riuscito a non vincere il campionato di Terza Categoria il primo anno (in seguito ripescati per meriti sportivi), nel secondo la salvezza passata solamente attraverso il terremoto dell'Aquila, dopo un campionato finito nei bassissifondi della classifica. Questa stagione addirittura è partita con l'iscrizione al campionato l'ultimo giorno utile, dalla volontà di mister Puglia di provarci, lui alla prima esperienza in campionati di categoria; ha dovuto costruire da zero una squadra, con l'aiuto dei tecnici del settore giovanile (Mazzocchetti, Michetti, Cilli e Colaiocco), qualche "eccedenza" delle squadre "amiche", qualche ragazzo sopravvissuto allo sfascio passata gestione (con la media di 5 atleti ad allenarsi), la mancanza di un campo per allenarsi (la preparazione svolta in gran parte alla strada parco di Pescara), con un filotto di sconfitte in precampionato anche contro formazioni Juniores, qualche scherno degli esperti e tanto, ma tanto scetticismo attorno. Praticamente, come si leggeva e si sentiva in giro, nel girone C si sarebbe lottato dal penultimo posto in su, visto che la Caldora difficilmente sarebbe riuscita ad accumulare punti, invece eccoci qua, dopo due stagioni fallimentari ad ottenere 34 punti, una tranquilla salvezza, senza spendere un solo euro di "rimborsi", facendo giocare moltissimi ragazzi 90-91-92-93 e conquistando anche la Coppa Disciplina, davanti a 113 squadre di tutto l'Abruzzo, se non è un miracolo questo poco ci manca! Tutto merito di chi ci ha creduto sin dall'inizio e chi ha lottato fino alla fine.
Complimenti a Ivo Puglia e complimenti a tutti i ragazzi, arrivederci al prossimo campionato con sempre maggiore entusiamo e traguardi più importanti.
FOTO: WWW.SPORTOGGI.COM
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