sabato 4 giugno 2011

Chieti Calcio e River 65 insieme per un grande settore giovanile

Il primo tassello della stagione 2011/2012 in casa Chieti Calcio arriva dal settore giovanile ed è di quelli importanti:ratificato nella mattinata di oggi l'accordo tra la Chieti Calcio ed il River 65 per l'organizzazione e la gestione del settore giovanile del sodalizio neroverde.
L'accordo triennale prevede da parte del River 65 la costituzione, organizzazione e gestione per conto della Chieti Calcio delle formazioni Berretti, Allievi e Giovanissimi che disputeranno il campionato nazionale. Per quanto riguarda il River 65 continuerà invece l'attività a livello regionale in tutti i campionati giovanili.
Presidente del Settore Giovanile Chieti è stato confermato Walter Costa mentre il Responsabile di tutto il Settore Giovanile sia Chieti che River 65 sarà Mauro Bassi. 

20 commenti:

Anonimo ha detto...

E adesso comincia una sana competizione per i ragazzi virtuosi...
Chi tra Ch e Pe terrà conto del valore dei ragazzi lo dimostrerà in campo!

Anonimo ha detto...

ma siete sicuri ???? da elementi molto vicini al chieti calcio questa cosa pare sia tutta una bufala......

http://morenocolaiocco.blogspot.com/ ha detto...

La bufala l'avremmo ripresa dai media locali...

Anonimo ha detto...

http://www.chieticalcio.com/index.php

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 18:33 la bufala è il tuo dubbio! e ti capisco, forse hai paura della fuga dei ragazzi dalla tua Società!

Anonimo ha detto...

questa notizia spezza l'egemonia della Pescara Calcio che fino ad ora aveva tenuto in pugno tutti i migliori ragazzi della regione, approfittando a volte di questa situazione, e sapendo che in giro per loro c'erano poche alternative.

Anonimo ha detto...

Speriamo che a Chieti non vanno a prendere le rimanenze napoletane e si prendono i ragazzi dell'abruzzo

Anonimo ha detto...

Il pericolo non sono i ragazzi di fuori, ma il Dio danaro. Se succede come in altri posti giocherà il figlio dello sponsor, il figlio del mister, il figlio del socio e del compare.
Ma non credo, il Sign. Bassi è una persona seria!

http://morenocolaiocco.blogspot.com/ ha detto...

Mi intrometto su questa diatriba inserendo il mio ricordo, fine anni 80', quando i ragazzi pescaresi come me erano costretti a vestire la casacca neroverde se si voleva partecipare ai campionati nazionali Berretti e Primavera, i miei compagni, pescaresi doc, Luca D'Angelo (attuale allenatore del Rimini), Francesco Tomei (vice del Pescara), Massimo De Amicis, Emilio Sabatelli, Oscar Di Matteo, Luca Leone, per citarne alcuni che hanno calcato campi importanti, partendo però dal lato sud del fiume Pescara, perchè dal lato nord ci voleva l'accento pugliese o campano per vestire la casacca biancazzurra, ragazzi che all'epoca hanno fatto grande il settore giovanile neroverde (all'epoca di gran lunga superiore al delfino), con campionati di altissimo livello sia a livello di Berretti che di Primavera, dove ricordo un'indimenticabile 2-0 alla roma di Muzzi. Quindi la situazione di cui parlate io l'ho vissuta sulla mia pelle, oggi penso sia abbastanza diverso ed il Pescara usa i ragazzi di fuori regione per integrare gruppi costituiti da locali, insomma per concludere, attenzione, l'erba del vicino non è sempre più verde della nostra!

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo delle 18:33 e rispondo all'anonimo delle 21:52..... i dispiace deluderti ma non ho nessuna squadra dalla quale nessuno deve fuggire..... al sol pensiero che un pescarese possa vestire i colori NEROVERDI mi si accappona la pelle..... io sono pescarese DOC e biancazzurro nel cuore .....

Anonimo ha detto...

Ma che dici morè se sono buoni li danno a te i pugliesi e napoletano bravi!!! A pescara ti mandano le terze scelte e li paghi pure compà

Anonimo ha detto...

x anonimo del 07/06/11 06:06
Però frequenti elementi molto vicini al Chieti
e prima o poi potrebbero contagiarti di Chietinite!

Anonimo ha detto...

Ma non diciamo cacate e speriamo che a chieti ci prendono perchè siamo forti e tecnici con gli attributi in campo non per i fuoribusta. Siamo tutti abruzzesi gente con le palle. dalle nostre parti ci siamo stummacate di sentire gente che parla in campo come pulcinella oilloòco argfatt pass ò pàllone aggio ditto. ma stàtte a la casa tua chiavica di pulcinèll !!

Anonimo ha detto...

Ottimo commento alle 22.51

"Uno a te, uno a me, uno a quill e se ja manch pijeme pure li senegalesi da la spiagg, a cuscì' n rompne lu cazz a lu mare, sti rompa cazz d'quà na da juca a cusci nisciun sa gna sonn, anz s'capt na squadr fort l m'ttem a lu camp accusci fann bruttafigurh e sammutulisc..."

Anonimo ha detto...

ma che cazzo di lingua e'???????????????????????

Anonimo ha detto...

Te piacesse a capirl?
Fina a mo ngia capite nu cazz nisciun, manch I...
ma sto quà!!!

Anonimo ha detto...

Il progetto Abruzzo di cui si era tanto parlato nei mesi scorsi, non avrà alcun seguito se il Pescara continua nel predicar bene e razzolare male! Lo si evince dal fatto che Il Pescara ha validi ragazzi locali inutilizzati Forse perché arrivati a costo zero e senza dote, non meritano la dovuta attenzione?

Anonimo ha detto...

noto con mio stupore che esiste ancora qualcuno che crede al CIUCCIO che VOLA..............

Anonimo ha detto...

Qualche guru furbacchione amante dei napoletani aveva detto che non poteva fare niente perchè non era alto 1 e 90:

Under 21 in semifinale: buona prova di Capuano

Lunedì 06 Giugno 2011 15:08

Il pareggio contro la Colombia (1-1), complice anche la vittoria del Portogallo contro la Costa d’Avorio “solo” per 1-0, consente all’Italia di Ciro Ferrara di conquistare la semifinale del Torneo di Tolone. Gli Azzurrini passano come secondi del girone (prima la Colombia) per differenza reti proprio ai danni dei portoghesi. Un’Under che lotta, soffre, va in svantaggio dopo 18’, resta in dieci per più di un tempo e nella ripresa, grazie alla grinta e al carattere, agguanta il meritato pareggio con un rigore trasformato da Paloschi.
Non è stata una partita facile per gli Azzurrini. Cambia ancora formazione Ferrara, il turn over con una gara ogni due giorni è d’obbligo. Così contro la Colombia l’Under scende in campo con Viotti, Santon, Caldirola, Capuano, Crescenzi, Saponara, Soriano, Rossi, Borini, Destro, Paloschi.
Confronto duro fin dall’avvio. Nei primi venti minuti ben quattro ammoniti per l’Italia, mentre entrambe le squadre non riescono a creare occasioni da gol. Ma al 18’ la Colombia passa in vantaggio con un sinistro da venti metri di Quinonez che si infila sotto il sette. Doccia fredda per gli Azzurrini, che ripartono in avanti, costretti ad inseguire. Avversari tosti e caparbi i colombiani che, dopo l’1-0, controllano il risultato tentando di mettere al sicuro il match in contropiede. Nel finale l’Under resta addirittura in dieci uomini per l’espulsione di Soriano dopo un fallo da dietro a centrocampo e Ferrara effettua il primo cambio, togliendo Destro e inserendo Marrone.
Nella ripresa subito pericolosi gli Azzurrini con un sinistro a incrociare nell’area piccola di Borini, salvato sulla linea. Al 10’ compie un miracolo Viotti, andando a chiudere in uscita lo specchio della porta.
Altre due sostituzioni per l’Italia: D’Alessandro al posto di Saponara e Misuraca per Paloschi. Proprio dai piedi di D’Alessandro parte l’azione del pareggio azzurro: punizione dalla tre quarti, mischia in area colombiana, l’arbitro non ha esitazioni a fischiare il rigore per fallo su Paloschi, che dal dischetto firma l’1-1.
Pressing a tutto campo da parte della Colombia, ma il risultato non cambia. Diffidati, Crescenzi e Borini, più l’espulso Soriano, salteranno la semifinale di mercoledì prossimo.

Grazie Eusebio sei un vero abbruzzese!!

Anonimo ha detto...

Senza Marinelli Dirigente FIGC e Sebastiani vice Presidente di lega B, forse non ci sarebbero state le convocazioni di Capuano, Verratti, Savelloni, Di Benedetto e del ragazzino 97 a Coverciano.
I Santi in Paradiso aiutano!!!