Ebbene sì, dal 1° Luglio 2011 in buona sostanza, un giocatore tesserato per una società di Calcio a Undici (o di Futsal) può, nei termini fissati dalla Figc, cessare la propria attività per praticare il Calcio a Cinque (o a undici) per un altro club affiliato, senza che, per la variazione di tesseramento, sia necessario il consenso della compagine di appartenenza.
A tutela della società “abbandonata”, però, la Figc ha previsto il mantenimento del rapporto di tesseramento, che, sebbene sospeso quanto a possibilità di impiego del giocatore in gare ufficiali, consente alla stessa di tornare titolare del rapporto una volta che l’atleta intenda riprendere l’attività originaria. È possibile, poi, per il giocatore, svolgere contemporaneamente entrambe le attività soltanto se la stessa società partecipi sia a manifestazioni di Calcio a Undici, sia di Calcio a Cinque.
Rilevante, poi, come la descritta disciplina, riservata a “non professionisti” e “giovani dilettanti”, risulti inapplicabile a quegli atleti - partecipanti a campionati nazionali organizzati dalla Lnd - che abbiano sottoscritto con il club di appartenenza un accordo economico ai sensi dell’art. 94ter delle NOIF.
In buona sostanza tutti i ragazzi alle prese con il tesserino definitivo, se non vogliono giocare più con la società a cui si è vincolati possono andare a fare calcetto tranquillamente, come se andassero a fare basket o pallavolo.
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