mercoledì 27 giugno 2012

SCUDETTO ALLIEVI E GIOVANISSIMI DILETTANTI - FLOP LAZIALE

Una vera e propria delusione per il Lazio, in grado di approdare con entrambe le categorie alla finale e non riportare nemmeno un titolo, infatti nei giovanissimi si è imposto il Montebelluna dopo un'incredibile serie di errori dal dischetto, negli allievi invece è il Tau Altopascio ad aggiudicarsi il tricolore sconfiggendo 3-1 i favoritissimi romani del Savio.


LADISPOLI - MONTEBELLUNA 1-2 d.c.r
Montebelluna: Gagno, Tartaggia (11’ st Cancian), Biral (8’ sts Vedova), Guerra, Favaro, Lovisetto, De Vido (4’ sts Bertolo) , Bonetto, Luna, Dieme Yamkouba (34’ st Secco), Valentini (17’ st Giovanetti).
A disposizione: Cunial, Cadorin, Tessaro e Manfrin
Allenatore: Carlo Osellame

Ladispoli: Molinari, Giannattasio, Indino, Casillo, Roscioli (14’ st Levano), Colle Piccolo (3’pts Trasca), De Macchi (14’ st Mango), Scaramozzino, Falcetta, Ragone (7’ st Cassi), Bernardini.
A disposizione : Angelucci, Peluso, Maltese, Longhi, Cavallo.
Allenatore: Alberto Ferrari

Arbitro:Lazzeri sez. aia di Arezzo

Note: Pomeriggio caldo, terreno in buone condizioni, spettatori 600 circa. Ammoniti: Bernardini e Biral

Recupero: pt 1’ st 4’

CAMPIONE D’ITALIA. Non sono bastati i 70’ di gioco per osannare i nuovi “Tricolori”. La finalissima per l’assegnazione dello scudetto della categoria Giovanissimi si è protratta fino alla lotteria dei calci di rigore dopo 90’ (+ i due supplementari di 10’) di intenso agonismo.

E’ una finale che si annuncia tiratissima, giocata sotto un sole che cuoce tra le colline senesi di Asciano. Mister Osellame schiera la formazione titolare con Luna in grande giornata e “Yaya” Dieme che la formazione tirrenica teme in ogni sua mossa. Nel primi 10’ di gioco il ritmo è altissimo e il Montebelluna va vicinissimo al gol, ma Molinari non si fa sorprendere. Sulla sponda romana è il tandem Scaramozzino-Falcetta a scandire la reazione davanti a un Monte ben disposto in campo. Favaro davanti alla linea di difesa si erge a baluardo insormontabile e tutta la squadra trae i massimi benefici. I ragazzi di mr. Osellame giocano un calcio pratico, senza fronzoli, che tiene sulle spine la difesa laziale. Quando i “coreani” spingo verso i sedici metri laziali incutono timore e Molinari tra i pali non trascorre un pomeriggio di relax. Nel primo quarto d’ora è il calcio di Marca a primeggiare e il Ladispoli si difende con un certo affanno. Ma è nello sviluppare il contropiede che la formazione rossoblu si rivela incisiva e pericolosa con il velocissimo Scaramozzino e lo sgusciante Falcetta, che al 14’ da buona posizione alza troppo la mira. E’ un buon momento per il Ladispoli. I rosso-blù cercano di stringere i tempi e 2’ dopo sull’invito in profondità di Indino, il veloce Falcetta punta l’area trevigiana, semina un paio di avversari, ma la conclusione non passa e Gagno resta inoperoso. Superato lo smarrimento il Montebelluna torna a rendersi pericoloso con De Vido che di testa impegna Molinari. Il Ladispoli gioca un calcio aperto e con Scaramozzino, il più vivace tra i rosso-blù, alimenta sovente l’arrembaggio verso Gagno. Ma nel Montebelluna nella seconda parte della prima frazione sale in cattedra De Vido che al 23’ scarica la botta e Molinari vola a respingere da campione. Al 28’ l’ultima fiammata è marchiata da Falcetta, ma il centravanti rosso-blù spara alto da buona posizione.

Nel secondo tempo la partita mantiene altissimo l’indice del gradimento e in campo non c’’è accenno di pause. Al 1’ è Falcetta a mangiarsi una ghiotta palla gol sorprendendo la difesa del Monte, nell’occasione troppo passiva. Subito dopo i ragazzi bianco-celesti richiamati all’ordine da mr. Osellame mettono a ferro e fuoco l’area tirrenica e Roscioli prima, in maniera fortuita, e subito dopo Molinari lanciatosi tra i piedi di “Yaya”, bloccano i “coreani” vicinissimi al gol del vantaggio. La partita però non si sblocca dallo 0-0 e all’8’ una dimostrazione di solidità la evidenzia la parata di Gagno che frena lo slancio di Scaramozzino. E’ una fase del match che vede il portiere del Monte sollecitato a più riprese. Al 16’ Gagno è ancora decisivo uscendo basso su Scaramozzino e al 19’ arginando il tiro ravvicinato di Falcetta. Il Montebelluna come nel primo tempo soffre l’imperversare di Scaramozzino e Falcetta e si limita ad alzare il baricentro con un paio di azioni isolate di De Vido e Luna che fa respirare la squadra conquistando alcuni calci d’angolo.

Il match non si schioda la finale volge ai tempi supplementari. A 60” dal triplice fischio dell’arbitro mister Osellame toglie dal campo Dieme “Yaya” e il piccolo centrocampista non la prende bene. Nei primi 10’ dell’extra-time le due squadre cercano di recuperare le energie e i due portieri trascorrono il tempo senza compiere alcun intervento. Nel secondo tempo l’undici trevigiano che nel corso della finale ha fatto valere una maggiore fisicità si chiude a difendere l’importante 0-0. Rischia però in un paio di occasioni la capitolazione, ma nelle due palle gol concesse ai piedi di Falcetta, la stanchezza e l’eccessiva frenesia hanno tradito l’attaccante rossoblù

I va così sul dischetto dopo i centri di Bonetto e Scaramozzino e Luna a sbagliare. Ma fa di peggio il Ladispoli che nel crescendo dagli 11 metri arrotonda la serie flop con Indino, Levano, Falcetta e Trasca. A interrompere la sagra del no-gol ci pensa Giovanetti e questo è il penalty che vale lo scudetto, perché il rigore decisivo che poteva “matare” il Ladispoli, l’ha fallito il super-portiere Gagno (il n° 1 del Montebelluna ha chiuso la stagione con 679’ di imbattibilità). Ma Trasca tra la disperazione di tutta la torcida romana inferto il colpo del ko alle speranze dei suoi
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SAVIO - TAU ALTOPASCIO - 1-3
Savio: Morasca, Montefalcone, Zampetti, Boserup, Giura, Bianciardi, Santarelli, Di Vittorio, Atturo, Bendia, Tiberi. A disp. Contu, Teodoli, Scarpa, Benedetti, Bottoni, Coluccia, Di Cesare, Pennicchi, Massimiani. All. Roberto Belardo.

Tau C. Altopascio: Fabiani, Centi, Andrea Micheli, Caputo, Berretta, Reveglia, Lilla, Lucchesi, Giordano, Giovannelli, Buono. A disp. Raschioni, Bartolini, Cecchetti, Giovini, Boris Micheli, Tacchi, Tiberio, Frediani, Guastamacchia. All. Paolo Baldi.

Arbitro: Serra di Torino.

Rete: 5' Buono, 27' Lilla, 38' Giordano; 22' s.t. De Cesare.

Tau Altopascio: Fabiani, Centi, A. Micheli, Caputo, Barretta, Reveglia, Lilla (29’ st Tacchi), Lucchesi (36’ st Bartolini), Giordano (21’ st Tiberio), Giovanelli (13’ st Cecchetti), Buono (16’ st Giovino).
A disposizione. Roscioni, M. Micheli, Frediani, Guastamacchia
Allenatore: Baldi

Savio Roma: Morasca, Montefalcone (15’ st Bottoni), Zampetti (1’st Pennicchi), Boserup, Giura, Bianciardi (15’ st Teodoci), Santarelli, Di Vittorio (8’ st Massimiani), Atturo, Bendia, Tiberi (4’ st Di Cesare).
A disposizione Contu, Scarpa, Benedetti, Coluccia.
Allenatore: Belardo

Arbitro: Serra sez. aia di Torino

Reti: 2’ pt Buono, 29’ pt Barretta, 34’ pt Giordano, 24’ st Di Cesare (S).

Note. Pomeriggio caldo e afoso, terreno ij buone condizioni, spettatori 700 circa.

Ammoniti. Morasca e Atturo.

Recupero: pt 2’ st 5’

Asciano (Siena) Out…Tau. L’Altopascio che 48 ore prima aveva estromesso dalla finale il Pordenone, è il neo-Campione d’Italia 2011-12 della categoria Allievi e nella bacheca nazionale prende il posto della corregionale Sestese. Partita tutta in salita per il Savio al cui seguito i 350 supporter saliti dalla capitale hanno dato il massimo del loro sostegno. Ma la finale ha subito fatto capire che il Tau, formazione solida ordinata in campo e molto pericolosa sottoporta con il binomio Giordano-Buono era in giornata di grazia. Non c’è nemmeno il tempo di assestare le marcature che al 2’, sulla prima palla inattiva, i ragazzi di mr. Baldi (ha sacrificato in panca il provato Guastamacchia) bucano il reparto arretrato romano: Lucchesi dalla bandierina fionda un pallone che il portiere Morasca, in sospensione, pressato da compagni e avversari respinge come può sui piedi di Caputo, il mediano batte al volo di prima, la palla sembra prendere la tangente, ma a due passi dalla linea di porta c’è in agguato Buono che smorza la conclusione sballata e con freddezza accompagna il pallone in fondo al sacco.
Il Savio è gelato…L’undici di Belardo prova una timida reazione, ma non incide; rischia invece il bis al 10’: sulla dabbenaggine difensiva di Zampetti, Buono gestisce con acume il pallone del 2-0, smarca al tiro Lilla e provvidenziale è la risposta Morasca che si riscatta dalla precedente ingenuità. La partita è molto tirata, il Tau con una fitta ragnatela limita l’avanzata dei romani che quasi mai si rendono pericolosi. E’ invece l’Altopascio al 28’ a segnare il secondo break: è l’affondo di Lilla a creare lo scompiglio sulla linea di sbarramento del Savio, l’estrema dall’out vede piombare sul secondo palo il compagno Barretta velocemente salito dalle retrovie, l’ala dosa il traversone che il centrale va a incornare per il doppio vantaggio. I ragazzi di mister Belardo smarriscono l’ardore e la convinzione che li aveva accompagnati fino alla finale. Passano 5’ è il patatrac è fatto sulla fiondata dal limite dei sedici metri di Giordano che impietrisce Morasca. E’ il 3-0 di una finale che dopo la prima frazione già consegna lo scudetto al Tau.

Nel secondo tempo c’è una fitta girandola di cambi e il Savio trova nuovo vigore fisico e spinge con intensità sulle due fasce. Al 5’ Atturo prova i riflessi di Fabiani che gli ribatte la conclusione. Pochi attimi dopo è il legno di Fabiani a dire di no al tap in di Atturo, tutto vano per l’offside dell’attaccante. Il Tau non si sente pago e ribatte colpo su colpo. All’11’ i toscani sfiorano il tris con una capocciata di Micheli che Monarca di slancio va a toglie da sotto la traversa. Al 24’ il Savio vede premiato il proprio sforzo: sullo shot di Atturo salito in cattedra nella ripresa, la palla si stampa sulla traversa e sulla ribattuta del legno Di Cesare non si lascia sfuggire l’occasione di piazzare la zampata personale. Nel finale di gara con le squadre molto provate dall’intensità agonistica del match il Savio prova a insistere per ridurre il gap, ma tutto è vano e il Tau Altopascio si veste di bainco-rosso e verde. Il Tricolore è suo. 

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