domenica 7 dicembre 2014

ALLIEVI: D'ANNUNZIO - ARABONA - 2-1 (0-1)




Partita dai mille risvolti all'Antistadio Flacco, potremmo descriverla in diverse maniere, potremmo dire chi la dura la vince e la D'Annunzio è stata premiata per la sua audacia, potremmo dire che se gli ospiti fossero stati meno svagati ed avessero avuto al timone un uomo d'esperienza avrebbero sicuramente portato a casa i tre punti, ma ci limitiamo a dire che se l'AIA avesse intuito l'importanza e la delicatezza dell'incontro sicuramente avrebbe evitato di mandare un ragazzino timido, inesperto, titubante ed insicuro.
La partita è abbastanza bruttina, come si addice ad uno scontro molto importante per la qualificazione, vive solo su alcuni episodi scaturiti sempre da situazioni di palla inattiva. Al 34' arriva la svolta, da un'azione d'angolo a favore dell'Arabona l'arbitro fischia il classico fallo di confusione, ne nasce una concitata fase di proteste, nell'area ci sono tutti e 22 i ragazzi, dopo un po si notano i ragazzi pescaresi con le mani fra i capelli e da li si intuisce che è stato decretato un rigore. Fagianini trasforma con precisione e porta l'Arabona in vantaggio. I padroni di casa sembrano storditi e tentano una confusionaria reazione che non produce quasi nulla tranne un gran tiro da fuori che sfiora la traversa con il portiere ospite immobile. La frazione termina con il risultato di 0-1.
Il secondo tempo inizia come era terminato il primo, la manovra della D'Annunzio sembra farraginosa e poco fluida, affidata al genio ed all'iniziativa del solito Cellini. Il tempo passa veloce e fino al 22' i locali si fanno notare solo con  un paio di abili calci piazzati che finiscono di poco fuori. I pescaresi offrono il fianco alle ripartenze manoppellesi, al 24' ottima occasione per l'Arabona l'esterno fugge sulla fascia e conquista il fondo, palla dietro, come da manuale, ma il centrocampista ospite calcia centrale tra le braccia di Petrucci. Il difensori rossoblu continuano ad avere la meglio sugli avanti pescaresi, così la D'Annunzio è costretta a scoprirsi, ma un centrocampo lento e gli attaccanti svagati dell'Arabona non ne approfittano. Sembra fatta per gli ospiti, siamo a soli 4 minuti dal termine, i padroni di casa continuano ad essere poco lucidi, nervosi ed imprecisi sbagliando l'ennesimo lancio lungo, la palla uscirebbe tranquillamente a fondo campo ma l'inoperoso portiere ospite, che anche in precedenza aveva dato già segni di poca concentrazione, decide che deve andare a fare quello che fanno molti giocatori di serie A, far finta di calciare il pallone per poi farlo scorrere a fondo campo, forse un gesto che non era nelle sue corde, così inciampa e la palla finisce in angolo. Forse gli Dei del calcio non amano queste Balotellate e cosi decidono che sul susseguente corner al difensore ospite, nel tentativo di stoppare un facile pallone, la palla sbatte sul gomito, il più classico dei falli involontari, l'arbitro però decide per il rigore, tra le furibonde proteste dei ragazzi manoppellesi. D'Annibale si incarica della trasformazione e non fallisce, 1-1. La partita ora è nervosa, si procede tra le invettive dalle panchine e le continue proteste in campo. Si arriva al quarto minuto di recupero, la partita è finita praticamente, ma nella coda c'è ancora veleno, a centrocampo l'arbitro fischia un fallo molto dubbio ad un difensore ospite scatenando ancora le ire e le proteste dei ragazzi dell'Arabona, Cellini batte a sorpresa e corre verso la porta, approfittando della squadra avversaria distratta arriva sul fondo e scarica dietro, la fotocopia dell'azione fatta in precedenza dagli ospiti, ma l'esito questa volta è diverso e la palla finisce in gol. 2-1. La gara si chiude con la bagarre in campo, volano i cartellini per gli ospiti, l'arbitro fatica a guadagnare la via degli spogliatoi con i ragazzi manoppellesi che lo accerchiano, serve l'energico intervento dei dirigenti locali per portare in salvo il direttore di gara.

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